
Un tuffo nel passato, un viaggio nel tempo tornando a oltre 10 secoli fa… Immaginatevi di essere nel X secolo, in un piccolo villaggio sorto in una posizione geografica strategica come quella in cui si trova Montagnana, importante crocevia fin dall’epoca romana. In una zona così cruciale, i saccheggi e le scorrerie degli Ungari erano all’ordine del giorno ed è facile capire come mai Montagnana fu dotata di fortificazioni già al tempo, divenendo poi centro feudale della nota famiglia dei Marchesi d’Este. Nel XII secolo il piccolo borgo ebbe un ruolo primario come piazzaforte militare nel più ampio contesto della lotta tra Papato e Impero; in particolare fu teatro di scontri fra Ezzelino III da Romano, potente feudatario e rappresentante dell’Imperatore Federico II nel Nord Italia, e la Lega Guelfa capeggiata proprio dai Marchesi Estensi.Nel 1242 Ezzelino diede alle fiamme la città con l’intento di conquistarla, e ne avviò poi la ricostruzione a partire dall’innalzamento del potente Mastio, la torre più alta e antica della città che ne porta ancora il nome.
Nel 1275, sconfitto il tiranno, la città tornò nelle mani degli Estensi, entrando così fra i domini del Comune di Padova: ancor oggi possiamo ammirare nel lato occidentale le mura in laterizio adiacenti le due porte fortificate di Castel San Zeno e della Rocca degli Alberi a ricordo dell’epoca comunale. Nel XIV secolo la città passò sotto il controllo dei signori di Padova, i Da Carrara, che la dotarono di due cortine murarie in laterizio e trachite, pietra tipica dei vicini Colli Euganei, di 24 torri di guardia e della imponente Rocca degli Alberi. A loro, infatti, si deve il maggior ampliamento de muro di cinta, che nei lati Nord e Sud risulta peraltro essere il tratto più solido.
Nel 1405, dopo anni di guerre contro Venezia, Montagnana si consegnò alla Serenissima, perdendo importanza militare, ma accrescendo il suo potere economico. Esclusa la parentesi della guerra di Cambrai, per qualche centinaio d’anni la “Pax” veneziana favorì il commercio, l’arrivo di artisti e di nobili che qui scelsero di abitare in bellissime residenze. Grazie agli investimenti della nobiltà veneziana che si stabilì in terraferma, Montagnana si arricchì di bellezze artistiche e fastosi palazzi.